Ci sarà stata pure la tregua, ma i bambini di Gaza continuano a versare in una situazione disastrosa. L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, con la risoluzione n. 2582 approvata il 29 gennaio (PACE Gaza) evidenzia il drammatico peggioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede agli Stati membri d’intervenire con misure volte a supportare la popolazione. Sono ormai quindici mesi che le donne e i bambini, principali vittime del conflitto, vivono in condizioni disumane ed è così necessario un intervento che, accanto all’accordo sulla tregua tra Israele e Hamas, porti alla fine delle sofferenze della popolazione perché la crisi umanitaria in corso non può essere considerata la nuova normalità. Tra le misure richieste, l’Assemblea invoca l’abrogazione immediata e incondizionata del divieto imposto da Israele all’UNRWA e l’acceso rapido, sicuro e completo delle organizzazioni umanitarie e dei giornalisti locali e stranieri, il cui accesso continua ad essere impedito da Israele. Con riguardo ad Hamas, l’Assemblea chiede l’immediata e incondizionata liberazione degli ostaggi.
Il sistema sanitario al collasso
La risoluzione si basa sul rapporto presentato il 13 gennaio da Saskia Kluit (doc. n. 16093, rapporto), accompagnato da un addendum e da emendamenti (addendum – emendamenti) nel quale si evidenzia anche l’impossibilità, per la popolazione, di ricorrere a cure mediche visto che il sistema sanitario è al collasso a causa della distruzione delle infrastrutture e dell’impossibilità di fare arrivare medicine e dispositivi medici. Pertanto, l’Assemblea richiede agli Stati di predisporre dei piani per garantire le cure mediche alla popolazione costretta, in diversi casi, a dover subire interventi chirurgici senza anestesia. Nel documento, inoltre, si evidenziano gli ostacoli frapposti all’ingresso di cibo nella Striscia di Gaza e il rischio di carestia denunciato da diverse organizzazioni non governative.
Professore ordinario di diritto internazionale, giornalista pubblicista e avvocato. Collabora abitualmente con Il Sole 24 ore e il settimanale giuridico Guida al diritto.